Per quanto questo blog sia fermo si sta organizzando meglio la distribuzione di sticker per informare la cittadinanza di noi neonati. Sperando che qualche altro disilluso possa iniziare a marciare con Noi.
NO SURENDER
lunedì 4 luglio 2011
martedì 31 maggio 2011
CONTRO LO SFRUTTAMENTO A TEMPO DETERMINATO
Questa piaga sociale venne legalizzata dal Governo Prodi nel 1997 (legge Treu) ma forse sarebbe meglio cominciare dagli inizi.
Dal ’49 la ricerca del lavoro per i cittadini veniva svolta da parte di organi statali, pubblici, e senza favoritismi, appunto c’era una graduatoria perennemente aggiornata dove chi cercava lavoro doveva iscriversi e seguirne gli aggiornameti e i datori di lavoro dovevano preventivamente segnalare il numero di posti che gli servivano e il livello di qualifica. Era lo stato garante di tutto. Dagli anni 70 fino al 1996 ci furono un susseguirsi di modifiche, non rendeva abbastanza ai datori di lavoro e agli industriali un metodo che garantiva eque possibilità di trovare lavoro. Così iniziarono ad abolire le graduatorie e a chiamare nominativamente, già si denota una leggera pendenza verso gli interessi delle industrie e non più dei lavoratori.
Come se non bastasse il governo Berlusconi nel 2003 apre ufficialmente non solo il mercato del lavoro interinale (già creato da Prodi) ma riesce a creare il mercato del mercato del lavoro liberalizzando l’apertura di agenzie private in contrasto con quelle pubbliche già presenti.
Il lavoro interinale, lavoro a tempo determinato o come lo si preferisce chiamare non è altro che una truffa a danno del richiedente da parte di questi uffici pubblici o privati che siano, il lavoratore infatti viene sfruttato con l’illusione che gli rinnovino il contratto, mentre spesso vengono usati e gettati come fazzoletti di carta. Aumentando sempre più la disoccupazione riusciranno a obbligarti a fare qualsiasi tipo di lavoro, pagandoti con un salario bassissimo e illusorio. La scusa è sempre quella che ci propinano i mondialisti, la scusa della competitività in scala mondiale che “obbliga” le grandi aziende ad abbassare i salari o mandare mezza fabbrica in cassa integrazione se va bene, oppure trasferire le fabbriche e i posti di lavoro dove la mano d’opera costa ¼ rispetto a quella italiana, all’estero.
Autonomi Nazionalisti Rimini non accetta l’esistenza di questo sfruttamento legalizzato e, ancora più preoccupante, accettato dalla popolazione italiana! Oramai la disoccupazione è una paura che stringe alla gola non solo i giovani, ma anche i nuovi precari di 40 o 50 anni, impossibilitati a trovare un altri impiego fisso a causa dell’età avanzata. Ormai il Turbocapitalismo è riuscito a rinchiudere in una morsa di precariato, paura, abusi di potere tutte le persone che non hanno la fortuna di avere un lavoro fisso o un nome che gli garantisce un posto da dirigente.
RENDERSI CONTO DEL PROBLEMA E’ UN INIZIO
CHIUDIAMO LE AGENZIE DEL LAVORO
domenica 29 maggio 2011
Autonomi Nazionalisti Rimini reload
Il mondo e la società stanno decadendo in un pozzo che purtroppo il fondo ce l’ha ed è molto più vicino di quello che si possa pensare. I paesi hanno perso il loro valore e i loro poteri singoli e nazionali dietro ai grandi organi di dittatura mondiali come l’Onu e il Fondo Monetario Internazionale. La società viene plasmata dal più grande fagocitatore di menti mai creato dai grandi mercanti di pensiero, il Consumismo capitalista che imprigiona ognuno di noi in un labirinto dove l’Uomo vive solo per consumare beni, prodotti da sé medesimo per il guadagno di pochi Illuminati e parole come valori, altruismo, coraggio e sacrificio sono una scomoda eredità delle generazioni passate. Nonostante tutti almeno per un solo istante della loro vita si siano resi conto che in questo modo di vivere qualcosa non funziona si preferisce alzare le spalle, rinunciare alla Resistenza contro le oligarchie che ci comandano come burattini inconsapevoli, e neanche si ascolta la supplica silenziosa che proviene dal proprio istinto di autoconservazione. L'Autonomo Nazionalista è colui che si è reso conto che si sta marciando con gli occhi bendati verso l’autodistruzione, che cerca comunque di urlare il suo dissenso in modo radicale e senza compromessi, senza cedere alla dittatura del politicamente corretto. Per mancanza di alternative credibili, molto per conformismo indotto dall’egemonia culturale mondialista nei comportamenti sociali e individuali, si è sempre meno disposti a lottare per gli Ideali e ci si chiude nel proprio privato e nelle proprie consuetudini, rifiutando ogni impegno che implichi dei sacrifici. A chi si interessa di politica gli rimane solamente la scelta tra vari partiti, i quali spesso e volentieri tradiscono la fiducia dell'elettore e del militante accettando i peggiori compromessi per far ascendere al potere i personaggi più abietti i quali non cercano altro che guadagno, poltrone e cariche.
Rifiutiamo i metodi e i mezzi di propaganda imposti dal sistema, resistiamo al mondialismo e non ci arrendiamo alla quotidianità conformista e al compromesso, ci allontaniamo dalla caccia alle poltrone della politica “democratica”, ci autofinanziamo e autoproduciamo il nostro materiale il quale rispecchia il nostro vero pensiero rendendoci liberi di non seguire una linea di partito, rendendo la nostra militanza alla portata della gente e non controllabile dai potenti.
Distruggi il Capitalismo, l’Autonomia ha bisogno anche di te!
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